L’affare è stato chiuso, secondo alcune fonti non ufficiali, a circa 400 milioni di dollari. Shazam è un marchio che cresce sempre di più, con ricavi di circa 46 milioni di euro, sempre più in crescita, avendo un modello di business basato su link services quando viene riconosciuta la canzone, come Apple Music, Spotify e YouTube; la pubblicità all’interno dell’ app, e in più, la modalità di interazione con gli spot tv – anche in Italia – per riconoscere jingle o brano pubblicitario.
L’acquisto di Apple potrebbe, a nostro parere, avere un significato strategico, integrato con i servizi legati alla musica. Possiamo fare alcune ipotesi in merito.
Nonostante Apple Music si è distinta dalle altre piattaforme per un forte ricorso agli esperti musicali e alla cura delle playlist, Shazam potrebbe essere, attraverso la tecnologia di intelligenza artificiale, un’ulteriore estensione di Apple Music, con circa 30 milioni di abbonati, per essere più competitiva con i concorrenti come Spotify, che tocca i 60 milioni di abbonati.
La concorrenza non è solamente servizi come Spotify, ma anche Google potrebbe esserlo. Attraverso il suo assistente vocale è già integrato un sistema di riconoscimento delle canzoni.
Sono innumerevoli le considerazioni che possiamo effettuare: sicuramente prossimamente vedremo in che modo Apple deciderà di integrare e migliorare la piattaforma Shazam.